“Bun, hai mai la sensazione di essere come un elettrone? Impegnato in un volteggiare senza fine? Senza mai toccare il nucleo… senza mai arrivare al punto… elettrici e negativi, asintotici. Sempre a provare e a non toccare mai niente.”
Benvenuto nel più bello e pericoloso dei pianeti: Iperurania, dove la fisica non segue ragionamenti teorici sensati, l’aria è irrespirabile e le temperature sono ostiche. Se tocchi il suolo non puoi più andartene via e no!, non puoi usare neanche il tuo smartphone di ultima generazione. Qui, i device a tuttoschermo sono roba vecchia e stravecchia. Se hai intenzione di fuggire, a meno che tu riesca a superare l’attrazione di gravità che richiede una velocità estrema, mettiti il cuore in pace e aspetta la fine dei tuoi giorni.
Fortuna che gli umani del futuro non sono scemi come noi e hanno inventato una stazione spaziale orbitante intorno a Iperurania per studiarlo. Ma sono passati cento anni dalla creazione della stazione spaziale e di Iperurania nessuno ha scoperto niente. L’unico modo per avvicinarsi ad Iperurania è indossare una tuta da far invidia ad Ironman, armarsi di macchina fotografica e diventare fotonauti, meglio conosciuti come Shooting Stars. Più il pilota è abile, più riesce ad avvicinarsi al suolo del pianeta. Poi arriva Bun, il giovane fotonauta protagonista, che mette in discussione un secolo di conoscenza su Iperurania in una manciata di pagine. Chissà come si è ritrovato proprio in quel pianeta misterioso ma affascinante.
Gli Shooting Stars sono quasi delle celebrità: i loro scatti, che spopolano sui social, li rendono famosi e degni di ammirazione, ecco perché viene istituito lo “Shooting Stars Gran Slam”. Una competizione dove a vincere è chi, superate alcune prove di fotografia, si aggiudica il titolo di miglior fotonauta. Ma Bun, che riesce a mettere piede su Iperurania, sfrutta questa sua capacità per vince l’ultima prova. Inizia così un calvario dove Bun, sopportato dagli amici Chet e Marsi, inizia a soffrire del complesso dell’impostore e mettere in discussione le sue capacità. Tutti a vent’anni abbia passato periodi di insicurezze e scarse certezze. Condividere queste cose con Bun, Chet e Marsi che abitano nello spazio, ci fa sentire, fortunatamente, meno unici. Ma le bugie hanno le gambe corte e Bun dovrà risolvere non pochi problemi.
Vedete, colui o colei il quale diceva che i giovani sono il motore più prestante che mette in corso uno sciame di idee, mica si sbagliava. Forse mi sbaglio io a dire che qualcuno ha detto questa cosa e allora, facciamo che me lo sono inventato io e questa è una mia citazione. “IPERURANIA” di Francesco Guarnaccia, graphic novel in uscita il 26 aprile per Bao Publishing (il 20 in anteprima a Milano), è prima ancora prima di una bellissima storia, la prova concreta della capacità di Guarnaccia nell’inventare una storia originale su un argomento, lo spazio, che sembrava già saturo di idee.
Guarnaccia, classe 1993, è già noto per le sue serie autoprodotte con il collettivo Mammaiuto e per aver pubblicato con Shockdom, Rizzoli, Linus, Internazionale, Smemoranda e molte altre realtà dell’autoproduzione italiana. Il suo stile è già riconoscibile: corpi gommosi, flessibili eforme curve si mischiano a colori accesi e ambientazioni ricche di dettagli. Mi aspetto grandi cose.
Non so elencare, se non in maniera disordinata, le cose che più mi sono piaciute: potrei iniziare dalla palette di colori anni Ottanta, dal ciuffo vaporoso di Bun, dai dettagli in rilievo della copertina, dalle una e più risate che mi sono fatto andando avanti con la storia. Ma un difetto questo graphic novel lo ha, eccome se lo ha: dopo essere arrivati all’ultima pagina si ha talmente tanta voglia di girovagare per lo spazio che aprendo l’armadio dei vestiti la delusione di non avere una tuta è troppa. Allora riprendiamo a leggere “IPERURANIA” perché la nostalgia di galassia e stelle va colmata.
Per il giveaway, saranno estratti 3 vincitori o vincitrici tra i partecipanti. Ognuno/a di loro vincerà: una copia di “IPERURANIA” con dedica disegnata dell’autore
Per partecipare e poter vincere bisogna:
– Mettere mi piace alla pagina Facebook BAO Publishing
– Diventare lettori fissi/seguire i blog/vlog partecipanti
– Commentare tutte le tappe del blog tour
– Compilare il form con i dati (per il giveaway)
– Condividere il Blog Tour sui social
C’è tempo per partecipare al giveaway dal 16 al 25 aprile 2018, poi verranno estratti i tre vincitori.
Di seguito le date e le tappe del blog tour:
- 16 aprile: A Clacca piace leggere
- 18 aprile: loris_inthebook
- 20 aprile, videorecensione: Chibi is the way
- 23 aprile, videorecensione: Jo reads
- 24 aprile, videorecensione: Kirio1984
Il forum per iscrivervi al giveaway: clicca qui!
A presto e buona fortuna,
Loris
Forse parlo a sproposito ma, per qualche motivo lo stile mi ricorda tantissimo Moebius
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Per i colori! 😍
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Dovrebbe essere davvero molto bello…Spero ed incrocio le dita…e grazie per l’opportunità… 😊
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Lo è! Incrocio le dita per te! 🤞🏼
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Questo fumetto sembra molto particolare, forse un po’ “poetico”. Non vedo l’ora di leggerlo!
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No, non è molto poetico. Anzi, superate le prime pagine di inquadramento della storia è un’azione dopo l’altra, senza togliere profondità di carattere ai personaggi e al protagonista! 🙂
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Il bello dei blog tour di Bao è scopro sempre un nuovo blog da seguire! 🙂
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Beh, due piccioni con una fava! 🎉
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Già lo adoro !!!!!!!!!! Che dire … SPAZIALE!!! Incrocio le dita e grazie per l’opportunità!
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Buona fortuna! 🙂
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Che simpatica l’idea dei fotonauti. Davvero originale. Questa bella presentazione mi ha fatto venire una gran voglia di avere tra le mani la graphic novel. Ti ringrazio.
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Grazie a te per la partecipazione e la curiosità!
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QUesto fumetto mi sta ispirando un botto
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Wow
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bella rece, ma sopratutto ottimo sito ben fatto bravo/a.
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Grazie! Bravo, comunque! 😆
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